Chi sono
Mi chiamo Piera, ho 26 anni, sono nata e vivo in Italia.
Ho frequentato l’Università degli Studi di Napoli
“l’Orientale” dove, nel 2011, ho concluso il corso di laurea magistrale in Lingue
e Civiltà Orientali. Ogni volta che qualcuno mi chiede le ragioni della scelta
di un percorso così particolare, vorrei avere una belle storia da raccontare. Mi
piacerebbe poter affermare di aver avuto fin da piccola una grande
predisposizione e passione per le lingue. In realtà, tutto è accaduto per caso.
Sono stata molto fortunata a trovare, subito dopo aver concluso le superiori,
qualcosa che mi piacesse davvero.
Ho esplorato le università e vagliato le opportunità che la
mia città aveva da offrire, finché non mi è capitato di assistere a una lezione
di islamistica, una vera rivelazione. Sono rimasta folgorata: la voce pacata e
tranquilla del professore mi ha conquistata, si è aperto un nuovo mondo per me.
Ecco come ho deciso di studiare arabo e persiano.
È stato un percorso duro durante il quale è stata necessaria una grande autodisciplina. Gli arabisti e gli iranisti sono spesso costretti a studiare da testi scritti in lingue diverse dall’italiano, così ho cominciato a coltivare l’interesse per l’inglese e per il francese, studiati poco e male a scuola. Alla fine ce l’ho fatta, ho sviluppato l’elasticità mentale necessaria a passare continuamente da una lingua all’altra. Ho capito che per ottenere dei risultati a volte è sufficiente essere dotati di una grande forza di volontà. Sono più che convinta che l’abilità sia una facoltà che si acquisisce, che va coltivata.
È stato un percorso duro durante il quale è stata necessaria una grande autodisciplina. Gli arabisti e gli iranisti sono spesso costretti a studiare da testi scritti in lingue diverse dall’italiano, così ho cominciato a coltivare l’interesse per l’inglese e per il francese, studiati poco e male a scuola. Alla fine ce l’ho fatta, ho sviluppato l’elasticità mentale necessaria a passare continuamente da una lingua all’altra. Ho capito che per ottenere dei risultati a volte è sufficiente essere dotati di una grande forza di volontà. Sono più che convinta che l’abilità sia una facoltà che si acquisisce, che va coltivata.
Da circa un anno lavoro come traduttrice freelance. Anche in
questo campo gli ostacoli da affrontare sono stati (e sono tuttora) non pochi. All’università non viene fornita alcuna
indicazione su come inserirsi nel mondo del lavoro. Così, stabilito il mio
obiettivo, mi sono rimboccata le maniche: ho iniziato a frequentare forum,
gruppi e siti dedicati all’argomento, ho inviato il mio cv ad alcune agenzie di
traduzione, ho frequentato corsi on-line e webinar, ho iniziato a
specializzarmi approfondendo determinati argomenti, ho cercato di farmi
conoscere. I primi mesi sono stati molto scoraggianti, poi ho iniziato a
ricevere delle risposte. La situazione è nettamente migliorata e spero che
continui così, perché mi piacerebbe davvero proseguire su questa strada.
Il blog
Il nome del mio blog è khawàtir, plurale di khàtir
che vuol dire “idea, pensiero” ma anche “mente” e “considerazione”, derivante
dal verbo di I forma khatara “passare per la testa”, “venire in mente”,
“avere un’idea” oppure “dondolare”, “oscillare”. Dalla stessa radice infatti, deriva
il sostantivo khatra “volta”, “istante”, “momento” ma anche “caso”,
“coincidenza”. Forse perché il pensiero stesso è subitaneo, repentino, va e
viene, un attimo c’è, quello dopo l’abbiamo già perso nel flusso dei tanti
impegni e preoccupazioni che affollano le nostre giornate; oscilla; va e viene.
C’è ancora un altro motivo per cui questo termine mi affascina: la stessa radice
rimanda al campo semantico del pericolo, del rischio. Il verbo di III forma
khàtara vuol dire appunto “rischiare”, mentre khatìr significa “pericoloso” ma
anche “serio”, nel senso di “grave” e “importante”. Dondolandomi col pensiero tra
questi lemmi, mi è venuta in mente un’idea: Al-khàtir khatra khatir “il
pensiero è un istante pericoloso”. Non è forse così?
Il fascino della lingua araba è tutto qui: un continuo
rimando interno da un significato all’altro, un’insieme di sfumature e
sfaccettature, una continua riflessione che si avvolge continuamente e
pericolosamente su stessa, di radice in radice.
A chi si rivolge il mio blog
Appassionati di paesi dell’area MENA (Medio Oriente e Nord
Africa) e Iran, linguisti, curiosi che desiderino saperne di più, ampliare i
propri orizzonti e riflettere insieme a me.
Cosa troverete nel blog
- Recensioni di romanzi e
saggi
- Interviste
- Mini-lezioni di lingua
- Articoli su argomenti
specifici legati al mondo arabo e iranico - Riflessioni sulla
traduzione
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